Forbici & Follia. La recensione della prima del 29 febbraio 2024.
In scena al Teatro Manzoni di Roma fino al 24 marzo
Entrare nel salone per parrucchiere unisex di “Forbici & Follia” – allestito al Teatro Manzoni di Roma – è come immergersi a 360 gradi in una commedia gialla. Lo spettacolo, ideato da Paul Pörtner, maestro del “teatro della spontaneità”, coinvolge il pubblico in un’indagine esilarante e ricca di colpi di scena.
È una commedia longeva anche nell’edizione italiana e, rivista a distanza di anni (la ricordiamo in scena al Teatro Sala Umberto nel 2015 sempre con la regia di Marco Rampoldi e con le scene di Alessandro Chiti) è ancor più una performance giallo-comica, originale, avvincente, frizzante e divertente.
Il cast è stato rinnovato nel tempo e di quella rappresentazione del passato ci sono solo Max Pisu (che però vestiva i panni del detective) e Nino Formicola.
Max Pisu, che ora interpreta il parrucchiere gay, e Lucia Marinsalta, la shampista romana, danno vita a una coppia comica irresistibile. Giancarlo Ratti e Roberta Petrozzi, nei ruoli dei clienti del salone, regalano momenti di grande divertimento con i loro personaggi che hanno scheletri nell’armadio. E poi Nino Formicola e Giorgio Verduci, sono i due detective goffi e pasticcioni che conducono l’inchiesta con ironia e sarcasmo.
Il salone di parrucchiere è sempre aperto e mentre gli spettatori si accomodano in sala, i due parrucchieri sono già in scena a mettere ordine, ad accogliere i clienti del loro salore e ad ascoltare musica ad alto volume. La selezione musicale che si ascolta è di Radioroma, un omaggio quindi alla Capitale; poi si accenna a Malagrotta, a Tor Bella Monaca ed anche a Vanni, il noto bar nei pressi del teatro. Il palcoscenico non chiude mai e gli attori restano in scena anche nell’intervallo tra il primo ed il secondo tempo per pettinare e offrire caffè agli spettatori, mentre Nino Formicola, nel panni del detective, gira in platea e si confronta con gli spettatori, raccogliendo le domande per l’indagine in corso.
La particolarità di “Forbici & Follia” è di essere open theatre senza quarta parete e senza sipario. Il pubblico non è solo spettatore, ma diventa parte integrante della storia. I detective interrogano gli “spettatori-testimoni” per ricostruire i fatti e scovare il colpevole del delitto avvenuto dietro le quinte. Il divertimento è assicurato: si ride, si improvvisa e si partecipa attivamente alla risoluzione del mistero.
Ogni sera il finale è diverso, perché il colpevole viene scelto proprio dagli spettatori per alzata di mano in base alle loro intuizioni e ai loro sospetti. Questo rende “Forbici & Follia” uno spettacolo sempre nuovo e imprevedibile, capace di regalare sorprese e divertimento ad ogni replica.
Il segreto di “Forbici & Follia” è di essere sempre una commedia brillante e coinvolgente, perfetta per chi desidera trascorrere una serata di risate e mistero. Il cast molto affiatato, la regia impeccabile e l’interazione con il pubblico rendono questa rappresentazione un’esperienza teatrale davvero unica.
Bruna Brienza