Claudio Rocchi e Gianni Maroccolo: attenti a quei due

Ha preso forma il progetto di Gianni Maroccolo e Claudio Rocchi, che è diventata una grande operazione di crowdfunding. C’è tempo fino al 10 febbraio 2013 per aderire ed essere così co-produttori del più importante progetto dal basso che prende vita in Italia. Info ulteriori qui

30 settembre 2012 – Si annunciano scintille dall’incontro del bassista degli Stormy Six degli anni ’60 con il bassista storico dei Litfiba… Claudio Rocchi e Gianni Maroccolo assieme per un nuovo, ambizioso progetto. Ci viene in mente il titolo di quel disco degli Stormy Six del 1968: “Le idee di oggi per la musica di domani”, sembra quasi profetico, pensando all’avventura odierna di Rocchi con “Marok”.

Spiega Claudio: “Rocchi & Maroccolo? Una coppia forse impensabile, sino a poco fa inaccostabile, inimmaginabile. Di colpo invece, a sorpresa, eccoci a condividere in acceso entusiasmo un momento di share creativo che, personalmente, non vivevo da troppo tempo. Super!”

Rocchi è coproduttore di “Via dei Bardi 23” , il cofanetto di Maroccolo con un doppio cd, un dvd ed un libro fotografico. La parte musicale per ora si chiama «VDB23/ Nulla è andato perso»: sono alcuni strumentali ed una decina di canzoni che canta proprio Rocchi e per le quali ha scritto i testi.

“Suonano bene”, “Les dernières sept minutes”, “Torna con me”, “Una corsa”, “Via dei Bardi 23”, “Nulla è andato perso”, sono alcuni dei titoli dei brani contenuti nel box. Quello proposto è rock elettronico, declinato quà e là in modo estremo, quasi “industrial”, altrove più lirico e comunque con una decisa propensione alla ricerca sonora che ha caratterizzato da sempre il percorso di entrambi.

“Il nostro lavoro – aggiunge Claudio Rocchi – si rivolge naturalmente a quanti non si sono arresi; nella certezza che il valore della cultura e dei migliori momenti resti invariato nei secoli. Figuriamoci nei decenni…”

A breve sarà online il sito del progetto dal quale si potranno acquistare i prodotti in prevendita guadagnando il diritto al proprio nome in copertina come coproduttori insieme a Maroccolo e Rocchi oltre che a ricevere la propria copia numerata direttamente a casa, bypassando tutto il circuito di distribuzione tradizionale. Una sorta di crowd funding che già da tempo negli States e, in Europa, in Inghilterra, Francia e Germania soprattutto, sostiene il mondo della musica indipendente al di fuori delle tradizionali case discografiche, che in Italia aveva già sperimentato Tony Pagliuca con il live “Re-Collage”.

G. M.
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Qui il racconto di Claudio Rocchi per la Guida Rock Progressive sulla nuova avventura, che lo coinvolge

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