Il ritorno a Roma di Claudio Rocchi

Al “concertone” romano pro referendum del 10 giugno 2011 c’era anche Claudio Rocchi, con Paolo Tofani (Area) e assieme hanno proposto il nuovo brano “Alchimia”. Rocchi e Tofani sono uniti da un’amicizia di vecchia data, cementata dall’avere entrambi vissuta l’esperienza degli Hare Krishna (Rocchi vi è rimasto coinvolto per ben 15 anni).

A meno di un mese dal concerto solista del 13 maggio 2011, all’ Antù Live Club,  Rocchi è tornato a suonare a Roma. Mancava da un palco romano dal 1974 ed ora ci sono state a breve distanza il concerto solista e la partecipazione alla kermesse referendaria, due delle non tante occasioni in cui si è esibito quest’anno (lo ricordiamo in precedenza, il 15 gennaio a Milano alla “Salumeria della Musica” in un live con Finardi e Camerini per l’uscita del cofanetto “Re Nudo pop & altri festival” di Matteo Guarnaccia sui festival pop in Italia pubblicato dalla casa editrice “Vololibero” di Claudio Fucci).

Reduce da un incidente che lo ha bloccato  per molti  mesi, a Roma aveva ancora bisogno di un bastone per camminare. Nonostante tutto ha voglia di ritornare alla piena attività e sta portando avanti molteplici progetti ed ha in animo quest’estate di tenere diversi concerti.

La principale  novità che lo riguarda è uscita di un suo nuovo disco solista di rock songs molto ispirate. Si intitola “In alto”.

I suoi dischi di culto “Viaggio” e “Volo Magico n.1”, continuano ad essere richiesti.  Sono state pubblicate da Sony/RCA le nuove edizioni, uscite rispettivamente il 25 aprile ed il 31 maggio (“Volo Magico” come mini LP).

Tra le altre novità importanti c’è un disco con la band psichedelica Effervescent Elephants di Lodovico. Il titolo è “Claudio Rocchi & Effervescent Elephants“, E’ uscito sia su cd che su Lp perla Psych-out Records(la versione in vinile è in 500 copie numerate). Ci spiega Claudio Rocchi: «Il lavoro con gli Effervescent Elephants è stato un ping pong digitale di tracce e sovraincisioni rimbalzate tra Sardegna, Vercelli e Roma. Sono sette pezzi: tre songs e quattro strumentali». La copertina è di Gabriele Di Bartolo, il fotografo che da sempre ha seguito, con i suoi scatti, l’attività del cantautore e a cui si devono le foto delle sue celebri copertine.

Altre curiosità, questa volta letterarie. La prima è un poema con la scrittrice e conduttrice Susanna Schimperna… un “volo magico” tra decolli, atterraggi e passioni. Il libro è pronto e si pensa di farlo uscire in modo coordinato con il disco solista. La seconda è la riedizione del suo libro “Le sorprese non amano annunciarsi. sono un gruppo rock di fanciulle. suonano nude e sono bellissime”, in una edizione particolare su carta di canapa a tiratura limitatissima (solo 50 copie) con titolo e firma dell’autore scritta a mano in copertina su ogni copia 8e su youtube c’è un filmato che mostra l’artista all’opera nella personalizzazione delle varie copie del volume).

Con queste premesse  era davvero imperdibile il concerto all’ Antù Live Club, che si sta affermando nell’Urbe come nuova accogliente location per musica di qualità. L’entusiasmo di Tommaso Guglielmini, uno dei soci che gestiscono il locale, è stato, per il sottoscritto, davvero coinvolgente. C’è davvero la possibilità di fare di questo locale  di via Libetta un punto di riferimento  per il rock progressive. Ce lo auguriamo.

La prima parte della serata ha visto sul palco gli ottimi Oak del cantante e pluristrumentista Jerry Cutillo. La band parte dai Jethro Tull ma ha un proprio repertorio originale ed interessante. Dal vivo, con danzatrici che fanno da cornice, sono intensi. Cutillo è in grande forma ed insuperabile al flauto. I Jethro Tull si fanno sentire nel loro sound, ma sarebbe davvero limitativo definirli una tribute band.

Quindi l’atteso ritorno romano di Claudio Rocchi. Si parte dalla proiezione di un video d’epoca: “La realtà non esiste” eseguita in tv dal cantautore e da quell’esecuzione si passa a quella live attuale, più elettronica. Il tempo cambia le persone ed i suoni. Ci spiega il cantautore: «La mia anima musicale è sempre stata a misura di rock più o meno decisamente declinato. Folk e elettronica sono sempre stati miei linguaggi. Ho ripreso il gusto della sperimentazione sonora».

Gaetano Menna 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Claudio Rocchi è uno dei più carismatici artisti di una stagione e il più inquieto. Viaggiatore instancabile, ha girato e vissuto in tanti luoghi: Milano, Londra, Roma, Positano, la Toscana, dove e’ rimasto per quindici anni con gli Hare Krishna, il Nepal, ora la Sardegna. Unapersonalità complessa, difficilmente riconducibile a schemi e proprio per questo affascinante, amata o criticata, chiamata in causa da amici e colleghi – si dice che la PFMabbia dedicato il brano “Per un amico” proprio a lui, che si stava allontanando  dal mondo per abbracciare l’esperienza Hare Krishna. I suoi primi 33 giri solisti, “Viaggio” e “Volo Magico n.1”, sono stati, di fatto, storicizzati come icone della primavera del Nuovo Mondo musicale italiano degli anni ’70, anni di trasformazione anche grazie a lui,  il “messaggero psichedelico” come l’ha definito il disegnatore ed esperto di cultura underground Matteo Guarnaccia.

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