Sal Da Vinci al Teatro Eliseo: nelle vene pulsa il mondo

“È così che giro il mondo… in teatro! Se amore è World Tour”. La recensione
In scena al Teatro Eliseo fino al 16 marzo 2014

È così che giro il mondo… in teatro! Se amore è World Tour”: il nuovo spettacolo in teatro di Sal Da Vinci è approdato con grande successo all’Eliseo. Tutto lo show circumnaviga l’amore: per la donna, ma anche per la propria città, Napoli, e per la canzone d’autore italiana. E la “prefazione” è la nuova canzone “Se amore è”.

Sempre sull’amore, cita Luciano De Crescenzo («Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati») e, nell’intervallo, ad un numero di cellulare definito, gli spettatori hanno potuto inviare SMS con le proprie definizioni  dell’amore; la più significativa ed efficace: «L’amore è un casino».

Il ritorno in teatro a Roma, di Sal Da Vinci avviene con un grande spettacolo che sta portando in tour, “in giro per il mondo”.

Scenografia d’impatto, una band ed un corpo di ballo che esprimono affiatamento e feeling. Si avverte la mano esperta del regista e coreografo Gino Landi, nella costruzione dello show che esalta senz’altro le capacità artistiche dello chansonnier partenopeo. Sul palco anche un bravo attore-guastatore, Lello Radice (nella parte di un esuberante  bodyguard di Torre del Greco).

Sal si guarda poco al retrovisore (che viene calato dall’alto con una sua immagine di bambino, durante l’esecuzione di un suo brano del passato).

Anche quando propone un set dedicato al musical di successo “Scugnizzi”, di cui fu mattatore, lo fa da una focale particolare: quella di brani che non erano stati espressamente affidati a lui.

Rende omaggio a Carosone (a cui ha dedicato un nuovo progetto artistico) ma, soprattutto, appassiona quando si tuffa nella canzone d’autore italiana, di Modugno, Battisti, Baglioni, De André.

Affacciandosi ad un simbolico balconcino (come Eduardo in “Questi fantasmi” dove dissertava sul caffè), mentre i ballerini danzano con caffettiere e tazzine, canta una appassionata canzone di De André, “Don Raffaè”.

Nel retrovisore e nel cuore c’è sempre Napoli… davanti (e nelle vene pulsanti) c’è il mondo.

Brunella Brienza

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