Sala Umberto: una balconata di risate

“Balcone a tre piazze”, al Teatro Sala Umberto fino al 19 novembre 2023
La recensione

Recensire uno spettacolo che si avvia al termine della sua permanenza in una città, in un teatro, ha i suoi contro e i suoi pro.  Le note contro sono quelle che può registrarsi – dopo una permanenza abbastanza lunga – un senso di stanchezza degli attori e un flusso minore di spettatori; le note pro sono che il cronista valuta appieno la tenuta, la solidità di una commedia.

Balcone a tre piazze” che è stata in scena per 20 giorni al Teatro Sala Umberto, è la commedia scritta da  Mirko Setaro e Francesco Velonà che vede come protagonista un’esilarante Biagio Izzo, con un’ottima spalla nella persona di Mario Porfito.

Pure alla lunga la commedia ha una sua solidità; pur dopo la lunga permanenza, in una replica del giovedì di fine permanenza a Roma, la sala è piena, il pubblico caloroso e gli attori in grande forma.

Già il titolo fa comprendere come essa rientri nel filone delle commedie a “più piazze” inaugurato da “Taxi a due piazze”, la fortunata pièce degli anni ’80 di Ray Cooney che ancora oggi riscontra successo. Ma c’è anche – a nostro avviso – un richiamo al ‘balcone’ di “Una festa esagerata” ed a quello di “‘E famme una pizza”, due fortunate commedie di Vincenzo Salemme.

L’ambientazione  della commedia è in una Napoli bloccata da una tormenta di neve che impedisce alla gente di uscire da casa; il protagonista (Biagio Izzo) si vede piombare in casa – dal balcone – un ospite inaspettato;  le sorprese saranno molte di più per un balcone dell’abitazione sempre più affollato…

Come trama abbiamo trovato dei riferimenti  alla pièce “Bloccati dalla neve” di Peter Quilter, portata in scena nella scorsa stagione, proprio a Teatro Sala Umberto, da Enzo Iachetti.  Diciamo però che il filone delle commedie su protagonisti bloccati in casa, dopo il lockdown si è intensificato.

Izzo, Porfito e gli altri attori del cast propongono una commedia napoletana,  molto divertente e scoppiettante, con i due mattatori molto bravi ed effervescenti; bravi e validissimi gli altri attori in scena: Carla Ferraro, Roberto Giordano, Adele Vitale e Ciro Pauciullo.

L’atto unico propone due ore di risate con un testo alla Georges Feydeau che utilizza gli espedienti tipici della pochade e un’abile costruzione narrativa, con attori che entrano ed escono dal balcone e dalla porta di casa.

Claudio Costantino

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