Sala Umberto: cosa accade nel backstage? Lo “raccontano” le maschere di Familie Flöz

“Teatro Delusio”. La recensione della prima del 5 novembre.
In scena al Teatro Sala Umberto fino al 17 novembre 2019

Lo spettacolo della compagnia berlinese Familie Flöz ha un meritato successo internazionale. Flöz è il nome di uno strato geologico contenente preziose materie prime e questa formula teatrale è originale e, per certi versi, primordiale.

Teatro Delusio”, con la regia di Michael Vogel, è una rappresentazione muta e di espressione corporea, figlia della commedia dell’arte e del mondo circense; clownesca, istrionica, irriverente ed estremamente divertente.

Familie Flöz fa teatro servendosi di mezzi che vengono “prima” del linguaggio parlato. Ed è incredibile come i molteplici personaggi interpretati dai tre attori (Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk) con maschere e costumi riescano a “parlare” e divertire la platea. La loro capacità di dare espressività alle maschere è davvero fuori dal comune.

Le maschere sono sempre qualcosa di statico, di inespressivo, eppure gli artisti – con la gestualità, la mimica, l’agilità – riescono a dare ad esse vitalità e sentimento. Tutti i personaggi ridono, piangono, si arrabbiano, esprimono sentimenti.

La commedia “Teatro Delusio” è ambientata dietro le quinte di un teatro dell’opera, dove aleggia anche uno spettro (il fantasma dell’opera).

Gli attori sono già sul palco, senza maschere, mentre gli spettatori si accomodano in sala e interpretano il ruolo di tre tecnici alle prese con la scenografia. La scena è rovesciata, non si vede il proscenio ma il backstage. Poi i tre indossano le maschere ed i costumi e lo spettacolo vero e proprio ha inizio.

Teatro nel teatro: tutta l’azione si svolge nel backstage dove, oltre agli attrezzisti protagonisti (questa volta in machera), si alternano una miriade di musicisti, ballerini, cantanti lirici, regista, truccatrici…

La rappresentazione è una macchina rodata e si regge sulle capacità dei tre “animatori” che rendono i personaggi di una simpatia eccezionale, e  che fanno ridere a crepapelle il pubblico.

Grandissimo il successo riscosso al Teatro Sala Umberto, dove Familie Flöz è di casa. La compagnia tedesca l’ha fortemente voluta in cartellone il direttore artistico Alessandro Longobardi,  e senz’altro ha contribuito alla sua affermazione a Roma ed in Italia.

Brunella Brienza

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