Teatro Sala Umberto: grande successo del giallo-comico di Buccirosso

Foto di Gilda Valenza

“Colpo di scena”. La recensione
Al Teatro Sala Umberto fino al 3 febbraio 2019

Carlo Buccirosso ha positivamente sorpreso il suo pubblico con la nuova applaudita  commedia – “Colpo di scena” al Teatro Sala Umberto fino al 3 febbraio 2019 – questa volta “giallo-comica”, di cui è sempre autore, regista e protagonista. Interpreta il vice questore Armando Piscitelli che, con il suo impermeabile, un po’ ci ricorda lo stazzonato commissario Colombo della serie tv.

L’investigatore è integerrimo e disposto a muoversi al di fuori dei regolamenti, pur – come sottolinea – “di ripulire la terra dalle nefandezze degli uomini scellerati che minacciano la gente cristiana che vorrebbe condurre in pace una vita serena”.

La commedia è ambientata – nella prima parte – nel commissariato, dove i vari poliziotti, sono ben caratterizzati, buffi e divertenti (a interpretarli Peppe Miale, Monica Assante Di Tatisso, Giordano Bassetti, Matteo Tugnoli e Roberta Gesuè). La scena è molto accurata anche nei dettagli, come il ritratto del Presidente Mattarella dietro la scrivania del vice questore.

Questa sorta di armata brancaleone, guidata dall’esilarante protagonista, vuole incastrare un “pericoloso delinquente” (così lo definisce il vice questore tutto di un pezzo), tale Michele Donnarumma (interpretato da Gennaro Silvestro, volto noto delle fiction televisive poliziesche). L’investigatore lo vuole mettere in trappola in una casa di montagna – che è il secondo ambiente della commedia – dove ci sono suo padre, affetto da Alzheimer ( il navigato Gino Monteleone), la bisbetica badante rumena (Elvira Zingone) e la suadente professoressa Cuccurullo (Fiorella Zullo), che è la formidabile esca per attirare in loco il delinquente.

Una girandola di avvenimenti, agguati e sparatorie, che impegnano la farsesca armata Brancaleone, gli ospiti della baita e il delinquente, divertono e sorprendonogli spettatori. La commedia è molto spassosa. Buccirosso – con la sua mimica, i suoi atteggiamenti, le battute sarcastiche e pungenti ed il fine umorismo – tiene avvinta la platea e fa ridere di gusto.

Naturalmente, da buon thriller, ci sarà il colpo di scena finale che sovvertirà certezze e pure i ruoli tra buoni e cattivi.

Brunella Brienza

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