Teatro Brancaccio: Robin Hood 2.0

“Robin Hood. Il Musical”. La recensione della prima del 13 marzo 2018.
In scena al Teatro Brancaccio fino al 25 marzo 2018.

Il romanzo di Dumas, il film di Walt Disney: Robin Hood, il paladino della giustizia che leva ai ricchi per dare ai poveri, è stato l’eroe di tanti bambini di ieri e ancora conquista i più piccoli. Lo abbiamo visto alla prima romana di “Robin Hood. Il Musical” – in scena al Teatro Brancaccio fino al 25 marzo – con tanti bimbi arrampicati sugli alza seggiola, affascinati da questa leggenda senza età. Il musical è stato scritto e musicato da Beppe Dati (autore di canzoni di successo) dieci anni fa ed aveva sempre Manuel Frattini come protagonista.

Viene riproposto ora in un’aggiornata versione 2.0 con un nutrito cast  di attori, cantanti e ballerini, con gli arrangiamenti di Eric Buffat, le  coreografie di Gillian Bruce e la regia di Mauro Simone. Versione 2.0 perché la grafica computerizzata crea, arricchisce e vivacizza le scene; le proiezioni animate ricostruiscono ambienti e pongono in evidenza il passaggio delle stagioni, introducono gli spettatori nel castello reale, nella dimora di Ladi Marian, nel rifugio segreto della banda di Robin Hood  nella foresta di Sherwood.

Come dicevamo Robin Hood è l’inossidabile Manuel Frattini  che veste, con il consueto piglio, i panni dell’arciere infallibile. I personaggi ci sono tutti: l’affascinante Lady Marian (interpretata dalla brava Fatima Trotta), Lady Belt, Little John, il cattivo principe Giovanni che si fa abbindolare dal perfido consigliere Sir Snake (che, infatti, gira in scena sempre con un pitone), il corpulento Fra Tuck.

Le canzoni memorabili della prima edizione storica (tra cui “I poveri”, “Principe del nulla”, “Io ruberò”, “Diritti doveri”, “Question d’onore”) sono le stesse e ancor più coinvolgenti. Sono il punto di forza dello spettacolo; orecchiabili,  ben costruite ed arrangiate, sono interpretate dai performer con intensità.

Al termine dello spettacolo, nella serata della prima romana, Frattini ha voluto ricordare Lello Abate, attore e produttore del musical (che, nella precedente edizione di dieci anni fa, aveva pure indossato i panni di Fra Tuck) che è scomparso nei giorni scorsi, lasciando un profondo vuoto tra i colleghi.

Claudio Costantino

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