Brancaccio: “Aggiungi un posto a tavola” emblema dell’artigianato teatrale all’italiana

Foto di Marina Alessi

“Aggiungi un posto a tavola”. La recensione.
In scena al Teatro Brancaccio fino al 26 novembre 2017.

“Aggiungi un posto a tavola” è l’emblema della commedia musicale all’italiana dell’accoppiata Garinei-Giovannini (scritta con Jaia Fiastri). E’ scolpita nella memoria storica del Paese.

Come fanno giustamente intendere i cartelloni apposti in teatro, questa commedia ha avuto all’epoca tanto successo per l’originalità, il lavoro di squadra, l'”artigianato teatrale” straordinariamente unici. Le musiche di Armando Trovajoli (anche oggi suonate dal vivo dall’orchestra diretta da Maurizio Abeni), le coreografie di Gino Landi, i costumi e le scenografie in legno di Giulio Coltellacci colpiscono nel profondo. In particolare le scenografie in legno erano particolarissime, costosissime e all’avanguardia negli anni ’70 e, ancora oggi, inconfondibilmente uniche. Nell’allestimento attuale si è lavorato sulla regia dell’epoca, sui disegni originali dei costumi e delle scenografie, e sulle musiche, mantenendosi fedeli ai progetti originali di “maestri artigiani” dello spettacolo che sono stati un vanto ed hanno fatto la storia del teatro italiano.

Gianluca Guidi raccoglie, ancora una volta, il testimone dal padre (Johnny Dorelli, protagonista della prima storica edizione), rivitalizzando uno spettacolo cult il cui successo attuale si è compreso sin dalle prime affollatissime repliche.

Guidi, nelle vesti di regista e protagonista, ha saputo arricchire uno spettacolo che richiedeva mozione di affetto, professionalità, talento, ma anche tanta umiltà. Ha saputo mantenersi fedele all’originale ma anche arricchirlo. Ad esempio, la scena del diluvio – con gli effetti scenografici computerizzati – è ancor più suggestiva e travolgente.

Una sottolineatura per il cast, a partire da Guidi che questa commedia ce l’ha nel proprio DNA; ma anche gli altri protagonisti sono davvero eccezionali: Emy Bergamo, Marco Simeoli, Francesca Nunzi, Piero Di Blasio e la giovane talentuosa Beatrice Arnera scelta attraverso i casting. L’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti e ballerini scelti con cura e che sono davvero bravi.

Enzo Garinei è il superbo, straordinario erede di Renato Turi e Riccardo Garrone come “voce di Dio” fuori scena. Dal loggione in alto recita tutte le sere in diretta. Ed è un’emozione individuare la sua postazione.

Indiscutibilmente questa commedia musicale è la più importante, suggestiva, coinvolgente proposta dell’attuale stagione teatrale.

Claudio Costantino

Per approfondire:
Leggi QUI l’articolo sul ritorno al Teatro Brancaccio del 18 dicembre 2019.

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