Teatro Eliseo: “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, diretto da Alessandro Gassmann

TEATRO ELISEO
dal 10 al 29 gennaio 2017

QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman

dal romanzo di Ken Kesey
traduzione Giovanni Lombardo Radice
adattamento Maurizio de Giovanni

con
Daniele Russo
Elisabetta Valgoi

e con
Mauro Marino, Giacomo Rosselli,
Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici,
Daniele Marino, Gilberto Gliozzi,
Davide Dolores, Antimo Casertano,
Gabriele Granito, Giulia Merelli

regia
Alessandro Gassmann

Qualcuno volò sul nido del cuculo” è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Racconta – attraverso gli occhi di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera. Molti ricorderanno anche la celebre pellicola di Miloš Forman, del 1975,  interpretata da Jack Nicholson.

Ora lo scrittore Maurizio de Giovanni ha avvicinata a noi, cronologicamente e geograficamente, la storia raccontata, ambientandola nel 1982 nell’ospedale psichiatrico di Aversa. In scena Daniele Russo, Elisabetta Valgoi ed un nutrito cast.

Tutto ha inizio con l’arrivo di un paziente che deve essere “studiato” per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata. La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le regole, porterà scompiglio e disordine; allo stesso tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e cercherà di risvegliare in loro il diritto di esprimere liberamente emozioni e desideri.

Il risultato è uno spettacolo appassionato, visionario, commovente e divertente, imperdibile per la sua estetica dirompente e per la sua forte carica emotiva e sociale.

Siamo davanti ad “un testo – annota Alessandro Gassmann nelle note di regia –  che è una lezione d’impegno civile, uno spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e fa riflettere”.

B. B.

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