Da “Collage” a “Marghera”, a “Wake up”. Suoni magmatici per Tony Pagliuca & family

Il concerto a “Il Giardino Club” di Lugagnano del 13 febbraio 2016 del power trio Pagliuca – con Tony Pagliuca al piano e tastiere ed i figli Alberto Pagliuca a basso,chitarra e voce e Emanuele Pagliuca alla batteria – non è stata una nostalgica serata dedicata a Le Orme.

Il trio familiare rielabora, rinnova, vitalizza, aggiorna il suono. Il suo sound fa comprendere come  un brano non sia un’opera compiuta ma una tavolozza con cui agire a seconda degli umori, degli incontri e delle stagioni. Ascoltate “Immagini” (tratto da Collage”, visibile su Youtube) nella versione del trio Pagliuca per comprendere come si possa fare di un “classico” del repertorio ormiano un qualcosa di completamente nuovo e diverso, come si faccia essere la canzone materiale magmatico.

Pagliuca ha già lavorato su “Immagini” facendola diventare uno dei brani cardine di “Apres Midi” (il suo superbo album di piano solo). Ora c’è la versione per trio che si apre con una lunga introduzione al piano e quindi il canto di Emanuele.

La family band è una situazione congeniale a Tony Pagliuca che si diverte moltissimo in questo contesto. Ci sono, nel live, molti brani nuovi; per la prima volta si è proposto “Marghera” (la versione originale del brano sanremese “Marinai” de Le Orme) e, in prima assoluta, si è presentato il pezzo rock “Wake up” (svegliati) che ha dato il titolo all’album di Papa Francesco (discorsi e musica) a cui ha lavorato recentemente Tony Pagliuca.

Il concerto è stato dedicato a Germano Serafin, il quarto Orme, che scomparve prematuramente nel 1992 per un tumore al polmone. Incise con la band veneta quattro album (“Verità nascoste”, “Storia o leggenda”, “Florian e “Piccola rapsodia dell’ape”). Il suo ricordo è sempre vivo in Tony che lo considera come una viva presenza spirituale che lo accompagna.

Gaetano Menna

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