Il prog-thriller dei “Lamanaїf” si impone al Premio Omaggio a Demetrio Stratos

Lamanaїf primi classificati al "Premio Omaggio a Demetrio Stratos" 2013

 

XVIIª Edizione – 2013
Premio Omaggio a Demetrio Stratos

Classifica

LAMANAÏF
GIANLUCA MILANESE/NICOLA ANDRIOLI
CRAC AUTOPRODUZIONI SOTTERRANEE
IL PARADISO DEGLI ORCHI
ANTIQUA LUNAE
TUPA RUJA
COLLETTIVO GINSBERG
QIRSH
DANIELE FARAOTTI BAND
SIMUS
BEN KOSTAS
SAMUELE SANTANNA & MARCO CHIAPPINI

La serata finale della 17° edizione della Rassegna di Musica Diversa Omaggio a Demetrio Stratos – con la consueta direzione artistica di Raffaello Regoli – si svolgerà il 22 giugno 2013 nel piazzale delle Lampare a Castel di Tusa (ME), in collaborazione con il Dedalo Festival e Il Rito della Luce. A causa del terremoto che ha colpito Finale Emilia e dintorni, è stata resa impraticabile la consueta sede, il Cortile dell’Abside di Alberone di Cento (FE). E così il Premio Stratos è diventato itinerante: l’anno scorso in provincia di Torino, nel 2013 in  quella di Messina…

Ascolteremo dal vivo alcuni dei protagonisti della musica diversa che si sono posti in evidenza quest’anno. In attesa di conoscere il programma della serata-evento facciamo il punto su quest’edizione del concorso.

Dodici i gruppi e gli artisti in gara. La band  che ha totalizzato i maggiori consensi della giuria (di cui mi onoro di far parte da diversi anni, ndr)  è quella dei Lamanaїf. Secondo classificato il duo Gianluca Milanese e Nicola Andrioli, terzo Crac Autoproduzioni Sotterranee.

Di seguito presentiamo gruppi e artisti in gara quest’anno, in ordine di graduatoria finale (tra parentesi il brano proposto). Molti di loro hanno corredato il sound con interessanti immagini. Brani (e video) sono fruibili sul sito del Premio dedicato al compianto vocalist degli Area.

LAMANAÏF: (“L’amami”) : tra teatralità e metal, con la figura carismatica del cantante Esteban Vidoz.In evidenza i testi. Intenso thriller con lame affilate in un crescendo emotivo un bel cartoon accompagna le sonorità di questa band.

GIANLUCA MILANESE/NICOLA ANDRIOLI (“Amazzonia”): duo flauto e pianoforte. Il flautista udinese, che è nome noto di questa kermesse, si muove fra assonanze e dissonanze. A volte il cammino si fa impervio, ma i volteggi del flauto ci riconducono sulla retta via. Valido esempio di musica “diversa”…

CRAC AUTOPRODUZIONI SOTTERRANEE (“Evasione impossibile”): un grande ritorno quello di questa band che si è posta all’attenzione della critica da diversi anni. Ottimo brano, ottimo video. Suoni ed immagini visionari. Visioni ed incubi in una lunga suite di oltre 16 minuti. Molto anni 70, tra jazz-prog, psichedelia, acidità…

IL PARADISO DEGLI ORCHI (“Zuegn”): tra jazz e psichedelia, una intensa improvvisazione. Band di giovanissimi bresciani con il secondo CD in gestazione. Promettenti. Il video è semplice ma ha una buona intuizione e si sposa bene al sound.

ANTIQUA LUNAE (“L’arte dei re”): Antiqua Lunae è il nuovo progetto ideato dal musicologo e pluristrumentista Alessandro Cucurnia. Ha all’attivo un EP preliminare ad un concept album. Atmosfere tra mistero e folk, con strumenti particolari (arpa celtica, cornamusa, bouzouki, esraj…). Sonorità ancestrali. Video molto buono.

TUPA RUJA (“Non c’è luce”): la loro è una proposta molto originale e suggestiva. Un duo voce femminile e didgeridoo, per una musica ancestrale, che è world music, improvvisazione. Senza confini.  Di grande intensità.

COLLETTIVO GINSBERG (“Il Presente”): progetto musical-letterario che nasce in Romagna . A volte ci ricorda il Rovescio della Medaglia ed i Jumbo, con un intro ed un incedere sacrale.

QIRSH (“Figli del piccolo padre”):  una band del newprog degli anni ’90 tra gli alti e bassi sempre attiva, con gli stessi componenti. Ora sta per pubblicare il secondo album dedicato al viaggio nel senso più ampio del termine. Tra pop e psichedelia, tra melodia, sacralità e incubo. Interessante. Un premio alla costanza e coerenza.

DANIELE FARAOTTI BAND (“Sbottonato vivace 135”): trio chitarra-basso-batteria, al secondo album. Post new wave con qualche interessante ricamo di chitarre.

SIMUS (“Planet Caiak”): buono il video con la protagonista Ilaria Pozzi, che ha una sua originalità narrativa. Sonorità metal, voce alla Rammstein. La band comasca – che ha un CD all’attivo, ed il secondo in gestazione – ha personalità, non solo schitarrate.

BEN KOSTAS (“Sichy’Ly’Et”): canta in una lingua inventata, un mondo tutto suo. Una canzone dall’isola che non c’è. Originale è originale.

SAMUELE SANTANNA & MARCO CHIAPPINI (“The Extensive resonance of light – Phase VI): Samuele Santanna (ex – Raven Sad) e Marco Chiappini (Gandalf’s Project) sono ispirati dai paesaggi sonori di Brian Eno e Tangerine Dream. Il brano si muove tra elettronica e space music; il suono delle campane nello spazio…

Gaetano Menna

 

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