Frankestein, mostro buono con voce da baritono


“Frankestein junior”. La recensione.
In scena al Teatro Brancaccio fino al 9 dicembre 2012

“Si può fare!”… risuonano nella mente le parole di Frankestein Junior, urlate a gran voce nell’omonimo musical in scena al Teatro Brancaccio. Frankestein è il dottore capace di superare le leggi della natura, di sfidare la morte, di giocare con la vita a colpi di bisturi. È stato reso celebre dalle pagine del romanzo di Mary Shelley e poi dall’omonimo film del 1974 diretto da Mel Brooks e quello che oggi vediamo a teatro è proprio lo spettacolo tratto dal testo di Brooks e Thomas Meehan. È una parodia, in chiave comica, che non può non deliziare gli spettatori.

Il ruolo di Frankestein è interpretato da uno scapigliato Giampiero Ingrassia che da anni collabora con la Compagnia della Rancia (che produce lo spettacolo) si ricorda ad esempio una storica edizione del musical “Grease” del 1997-1999 che vedeva Ingrassia nelle vesti di Danny accanto a Lorella Cuccarini.

Ingrassia sul palco è affiancato da tanti attori che danno una prova superlativa.

C’è il famoso mostro dalla testa ricucita reso da Fabrizio Corucci, un essere dall’aspetto orribile ma che presto si rivelerà un gigante dall’animo buono (e Corucci si rivelerà alla fine uno straordinario baritono). C’è Igor, l’immancabile servitore gobbuto, interpretato da Mauro Simone che merita una nota di merito per riuscire a recitare per tutta la durata dello spettacolo piegato in due.

E ancora ci sono le tre donne: Elizabeth, ambigua fidanzata di Frederick, interessata a uomini, donne, mostri ma non al proprio promesso sposo, interpretata da Giulia Ottonello che dimostra di possedere un incantevole voce quando canta e ancora la governante Frau Blücher (innamorata del vecchio Frankestein) ovvero Altea Russo che conferisce mistero e suspence al proprio personaggio. Infine Valentina Gullace è Inga, giovane transilvana assistente di Frederick, femme fatale che sedurrà Frankestein.

Presenti sul palco anche tanti altri attori che ricoprono più ruoli secondari (prima studenti di medicina, poi popolani). In evidenza: Felice Casciano nei panni dell’ispettore Kemp, Roberto Colombo famigerato Frankestein senior e Michele Renzullo che è Ziggy, il più bizzarro tra gli abitanti del villaggio transilvano. Spicca per bravura Davide Nebbia che recita il ruolo del vecchio cieco e solo che attende compagnia nella propria abitazione e “vede” improvvisamente piombarsi in casa il gigantesco mostro.

Coinvolgente la trovata scenica degli attori di camminare in platea, scendere più volte tra il pubblico fino a rivolgersi direttamente ad esso, rompendo la quarta parete. È un efficace stratagemma per entrare pienamente nello stravagante mondo di Frankestein.

Claudio Costantino

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